Perdita di udito un problema ricorrente
360 milioni di persone, di cui 7 in Italia, convivono con una diminuzione della capacità uditiva. Il numero è destinato a raddoppiare nei prossimi 30 anni
Cosa puoi fare?
L’ipoacusia è un fenomeno graduale che fa parte del normale processo di invecchiamento. Tuttavia, l’esposizione al rumore eccessivo continua ad essere una delle cause primarie dei problemi uditivi. L’ipoacusia permanente può verificarsi all’improvviso, come conseguenza immediata dell’esposizione non protetta a suoni molto forti.
Ecco come proteggersi dal rumore:
Se sul lavoro il livello sonoro supera gli 85 dB, bisogna ridurlo o indossare una adeguata protezione per l’udito.
Abbassare il volume di televisione, stereo e iPod. Fare molta attenzione nel caso si utilizzino cuffie o auricolari.
Stare attenti a non alzare troppo il volume dello stereo quando si viaggia in macchina, per contrastare il rumore del motore o del vento.
Indossare sempre degli otoprotettori o dei tappi antirumore quando si va a concerti rock o in discoteca, non sostare mai troppo vicino agli altoparlanti. Indossare cuffie protettive che riducono il rumore o otoprotettori ogni qual volta si utilizzano macchinari rumorosi come trapani, tagliaerba ecc. Evitare di danneggiare il condotto uditivo introducendo corpi estranei:
Non usare mai i bastoncini di cotone per pulire le orecchie. Così facendo si rischia di spingere il cerume verso il timpano e di danneggiarlo, aumentando anche la produzione di cerume. Evitare di lavarsi con acqua non pulita, al fine di prevenire le infezioni dell’orecchio.
Cosa sono i decibel?
Decibel (dB) misurano l’intensità del suono: da 0 dB, vale a dire il suono più lieve che l’orecchio umano è in grado di sentire, fino a quello di un razzo in fase di lancio, che può eccedere i 180 dB.
In genere gli esperti considerano pericolosa ogni esposizione ai suoni superiore agli 85 dB, questo significa che, ad esempio, motociclette, cuffie e tosaerba producono suoni che possono potenzialmente causare una perdita uditiva permanente.